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Il Suino Nero dei Nebrodi indica una razza di suini autoctoni dei territori che ricadono nell’areale dei Monti Nebrodi, nella Sicilia Nord-occidentale. È riconosciuto come razza in via di estinzione dalla F.A.O. e ha origini molto antiche. Viene ancora allevato in modo tradizionale, con largo impiego del pascolo allo stato brado nei boschi dei monti Nebrodi.

È un animale dotato di una notevole resistenza alle malattie, adattabilità alle differenti condizioni pedoclimatiche, abilità a procacciarsi il cibo data da una forte propensione al pascolamento, frugalità e temperamento dinamico.

I prodotti che si ottengono dal Suino Nero dei Nebrodi possono essere sia macinati che a pezzo anatomico intero, sia magri che grassi. Il salame e la salsiccia stagionata sono i principali prodotti di trasformazione; la spalla e la coscia suina sono risultati i tagli più diffusi. Gli impasti necessari per la preparazione dei salumi sono ottenuti sminuzzando la carne a “punta di coltello” o, in alternativa, utilizzan- do la taglialardelli, macchina che simula il taglio medio-grande il coltello.

L’aroma dei prodotti derivanti dal Suino Nero dei Nebrodi è particolare grazie al tipo di alimentazione seguita da questo animale, basata su ghiande e cereali. Fra le sue proprietà anche quella di svolgere un’azione protettiva contro gli alti livelli di colesterolo nell’uomo, grazie alla presenza di elevate quantità di acidi grassi insaturi. Oggi il Suino Nero dei Nebrodi, presidio slow food, è particolarmente apprezzato sia per quanto concerne i trasformati che le carni fresche, per le quali già dal 2005 si è avviata la procedura per l’ottenimento del D.O.P.

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